venerdì 13 novembre 2015

cronaca: dichiarazioni false per incassare contributi. denunciati 20 nomadi.

PORTO TORRES 13 Novembre - Un assegno da 500 euro al mese per sei mesi può rappresentare un buon punto di partenza per una maggiore integrazione, ma anche la ghiotta occasione per un facile guadagno.
Unico problema, tra i requisiti, l'esenzione da pendenze penali dei candidati. E così al posto degli assegni sono arrivate venti denunce.
La Caserma di Porto Torres (foto - Google)
Le indagini dei Carabinieri che hanno portato alla scoperta della truffa sono iniziate nel giugno 2014. In quei giorni un cittadino di etnia rom, residente nel campo nomadi di “Ponti Pizzinnu” di Porto Torres si era presentato nella locale caserma per chiedere informazioni circa le autocertificazioni attestanti l'eventuale pendenza di procedimenti penali e, soprattutto, le conseguenze di una falsa dichiarazione.
Proprio quest'ultima richiesta, tutt'altro che scaltra, ha insospettito i militari che hanno avviato l'attività informativa ed investigativa che ha portato al progetto Attività d’integrazione sociale e inserimenti lavorativi per la comunità Rom”.
Si tratta di un programma, finanziato con fondi pubblici,  che prevede l'assegnazione di 10 borse lavoro da 500 euro al mese per sei mesi, riservato a cittadini nomadi, allo scopo di creare un primo inserimento nel mondo del lavoro e garantire una graduale integrazione.
Un esame approfondito delle domande presentate è risultato che venti dei candidati avevano presentato false certificazioni attestanti l'assenza di pendenze penali.

I soggetti, uomini, donne e persino due minorenni, non solo sono stati immediatamente estromessi dal concorso ma dovranno anche comparire davanti all'Autorità Giudiziaria per rispondere dei reati di tentata truffa aggravata e falsità ideologica commessa in atto pubblico.

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