domenica 24 luglio 2016

sociale: i detenuti di bancali digitalizzano il vecchio archivio di san sebastiano


SASSARI 24 luglio - Si può ricominciare anche dal carcere. È il messaggio lanciato dai detenuti impegnati per quasi un anno in un progetto sociale di lavoro e reinserimento.
Il progetto "Isola Digitale 2.0", sviluppato dalla cooperativa DigitAbile di Oristano, in collaborazione con il Carcere di Bancali e con l’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna) ha coinvolto venti ospiti della struttura di detenzione sassarese. A partire dal mese di luglio dell'anno scorso sedici di loro hanno digitalizzato oltre 60mila documenti del vecchio carcere di San Sebastiano, mentre altri quattro hanno riordinato la digitalizzazione ottica dell'archivio della casa circondariale di Bachiddu. Un ventunesimo, beneficiario dell'esecuzione penale esterna è impegnato con la sistemazione dell'archivio della stessa cooperativa secondo la modalità del telelavoro.
La conferenza stampa (foto S.T. per DigitAbile)
Un'esperienza non solo lavorativa, ma anche umana, come ha spiegato uno dei carcerati che ha partecipato al progetto di rieducazione: «Prima non sapevo nemmeno inviare un sms, ora sono autonomo nell’utilizzo del computer. Ogni istante passato in cella accresce il desiderio di sentirsi utili, e quest’opportunità ci ha dato speranza. Mi si sono aperte tante porte per quando uscirò».
Il primo periodo non è stato facile, perché i detenuti provengono anche da Albania, Romania e Somalia, con evidenti difficoltà linguistiche e problemi di comunicazione.
Poi però, grazie ad una fase preliminare di formazione, hanno potuto affinare le proprie capacità e prendere confidenza con il lavoro. Le tecniche di archiviazione sono state insegnate da Angelo Ammirati,  già direttore dell'Archivio di Stato di Sassari. È stato possibile anche conseguire la patente europea del computer, ma soprattutto acquisire maggiore fiducia nei propri mezzi, come ha spiegato il presidente della cooperativa Giorgio Oggiano:  «I detenuti hanno imparato che si può credere nelle proprie capacità e in se stessi quali artefici delle proprie. Il progetto ha garantito ai partecipanti diversi vantaggi: oltre ad aver percepito uno stipendio, hanno potuto studiare e lavorare».
Da quest’esperienza nasce anche un libro: “Isola Digitale” realizzato dai detenuti, che racconta le esperienze dei protagonisti ed illustra il percorso seguito durante il lavoro di archiviazione.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione Sardegna.
La versione pdf del libro "Isola Digitale" può essere scaricato su richiesta dal sito www.digitabile.org.

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