giovedì 13 gennaio 2022

Sassari: prosegue la lotta al covid negli ospedali di Sassari. Nuovi posti letto e anticorpi monoclonali.

 Sassari 13 gennaio – Le varianti delta e omicron mettono a dura prova l’apparato sanitario sassarese. In pronto soccorso al via la somministrazione del nuovo farmaco anti-covid.

Il Santissima Annunziata di Sassari (foto us. Aou)

L’ondata pandemica mette pressione anche agli ospedali ed al sistema sanitario sassarese. L’Azienda Ospedaliera cittadina, infatti ospita pazienti covid che arrivano dalle altre parti della Sardegna (Olbia, Nuoro e Oristano) e contemporaneamente deve fare fronte alle esigenze ordinarie della cittadinanza. In quest’ottica l’incorporazione nell’Aou di Sassari dell’Ospedale Marino di Alghero per ospitare i pazienti affetti da coronavirus potrebbe alleggerire la pressione sul Santissima Annunziata.

Come ha precisato Franco Bandiera, direttore sanitario dell’Aou sassarese, nel nosocomio della cittadina catalana è già attivo un reparto degenza da 45 posti letto cui presto se ne aggiungeranno altrettanti, oltre a 6 postazioni di terapia intensiva.

 

A Sassari, è già attiva la somministrazione del nuovo farmaco a base di anticorpi monoclonali, in grado di bloccare da subito l’evoluzione della malattia. Per la terapia sono stati riservati 10 letti direttamente nell’unità di pronto soccorso.

 

L’aumento dei pazienti ha portato al riassetto degli spazi nei reparti ed alla riapertura di aree dedicate alla lotta al covid. Il reparto di malattie infettive – 14 posti letto - ormai è saturo, così come la subintensiva di malattie infettive (pneumocovid) con 1 pazienti in ventilazione assistita non invasiva. Anche la terapia intensiva post-operatoria è stata convertita ad area covid con 4 pazienti, sebbene sia pensata per accogliere i pazienti sottoposti ad interventi chirurgici complessi.

 

«A breve potremo riaprire la T30, la terapia intensiva dotata di 30 postazioni» – ha affermato Antonio Spano, direttore generale dell’Aou di Sassari - «Abbiamo predisposto una terapia intensiva che contemporaneamente potrà gestire in ambienti diversi sia i pazienti covid che quelli non covid». La struttura avrebbe dovuto essere pronta già l’estate scorsa, ma a causa di un ritardo dei lavori la consegna è slittata. Una volta pronta potrà aggiungere altri 23 posti di terapia intensiva.

 

Questa la situazione degli ospedali del sassarese nella prima metà di gennaio, un 2022 iniziato sugli scudi, come era lecito aspettarsi dai numeri vertiginosi che segnano quotidianamente il bollettino della positività.

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